Dead Rising 3: l'Alba dell'ottava generazione con Xbox One

Dead Rising 3: l'Alba dell'ottava generazione con Xbox One

Il nuovo titolo firmato da Capcom Vancouver ci ha divertito a tratti, senza riuscire a convincerci più del dovuto. La deriva free roaming della serie presenta pregi e difetti, mentre trama e personaggi sono risultati poco all’altezza sotto quasi ogni punto di vista. Ottime invece le meccaniche di combinazione delle armi e dei veicoli, per un prodotto che di fatto dimostra il meglio delle proprie potenzialità durante le fasi cooperative.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Nick Ramos, maestro del riciclo

Nick è in possesso di una dote che si rivelerà molto utile durante tutto il corso del gioco. Il suo talento come riparatore e meccanico gli permette infatti di riciclare e combinare in modo efficace molti degli oggetti che sono presenti nell’ambiente circostante. Le meccaniche di combo delle armi non sono una novità assoluta, già in Dead Rising 2 era possibile adottare questi criteri di potenziamento e ottenere così una migliore efficacia contro i nemici dotati di maggior resistenza. In questo caso le funzionalità sono state riviste e rese molto più dinamiche rispetto al passato. Mentre Chuck era costretto a servirsi dell’abituale tavolo da lavoro, che contraddistingue vari titoli in salsa zombie, Dead Rising 3 permette al giocatore di adottare queste scelte liberamente, in ogni momento e in qualunque area della mappa. Ovviamente a patto di aver sbloccato i relativi progetti di costruzione, recuperabili per l’intera mappa, e di essere in possesso dei giusti ingredienti.

Le combinazioni sono numerose e possono anche condurre a risultati parecchio ignoranti, come ad esempio la bomba a mano, costituita semplicemente dalla mano di uno zombie e da un candelotto di dinamite. Grazie a questi meccanismi si possono tranquillamente incrociare oggetti da taglio per creare armi da mischia più performanti, oppure ricorrere ad armi da fuoco e accessori di vario genere, utili a migliorarne gittata o prestazioni. Non bisogna comunque dimenticare che le armi combo si consumano e godono di una durata d’utilizzo limitata.

Questo sistema è rapido da fruire ed è probabilmente l’aspetto più riuscito del gioco. Rimane qualche perplessità sulla scelta di prevedere un analogo criterio di raccolta anche per il cibo, utile a ripristinare gli slot della salute. Qualora il limitato inventario attivabile con il pulsante RB sia pieno si è costretti a lasciar cadere l’arma che si sta usando, rifocillarsi e poi cercare di recuperarla da terra. Un’operazione che non sempre va a buon fine, specialmente se sul terreno sono presenti molti oggetti ravvicinati e si è incalzati da zombie vogliosi di assaggiare il vostro collo, o peggio. La situazione migliorerà soltanto ampliando le dimensioni dell’inventario.

Ma la vera novità del gioco è rivestita dalle combo, che ora possono essere compiute anche con i veicoli. Il funzionamento è sostanzialmente il medesimo: raccogliere gli opportuni schemi di progettazione, sbloccare tramite la crescita del personaggio le varie unioni configurabili e poi procedere all’assemblaggio, parcheggiando i veicoli uno vicino all’altro. I risultati sono ai limiti della follia, ma degni di essere sottolineati come punto di forza di questo titolo. Grazie a tali criteri è così possibile rendere più divertenti e alternative le fasi di guida; vi sentirete finalmente autorizzati a fare casino, ricevendone in cambio la dovuta gratificazione. Abbiamo ad esempio deciso di mescolare insieme un’auto da corsa e un muletto. Il prodotto finale è stato all’altezza delle aspettative, ne è infatti uscito un veicolo rapido e leggero, dotato di adeguate protuberanze metalliche sulla parte frontale, ottime come “sfollazombie”.

Come ha spiegato l’executive producer Josh Bridge, il team era particolarmente attratto da queste possibilità e ha deciso di affiancare la già interessante gestione delle armi con delle meccaniche in linea rispetto allo spirito open world di questo titolo. “Tutti i veicoli hanno i loro punti di forza e le loro debolezze. Adoriamo l’idea dei veicoli combo, la scelta assurda di unire due veicoli, metterli uno di fianco all’altro e poi mescolarli”.

Un’altra novità rispetto al predecessore riguarda la rimozione dell’abituale conto alla rovescia di 72 ore, che era presente anche nel primo episodio. Peraltro questa caratteristica è ancora selezionabile scegliendo di giocare in modalità Incubo. Nella modalità normale viene al contrario indicato un termine di 6 giorni, dopo il quale sarà dato l’ordine di radere al suolo l’intera città e tutti i suoi abitanti.

Tra le note positive del gioco annoveriamo anche l’inventario, davvero completo e ben realizzato. Nella sezione principale è presente la pagina dedicata allo sviluppo del personaggio, dove vengono indicati i punti esperienza già incamerati ed il proprio grado attuale, che potrà essere incrementato fino al livello 50. I potenziamenti delle abilità sono suddivisi in sette categorie, che spaziano dall’abilità nei combattimenti corpo a corpo all’incremento della barra energetica, dal miglioramento delle doti di meccanico fino all’ampliamento delle dimensioni dell’inventario, di fondamentale importanza fare buon uso delle meccaniche combo. Ma non è tutto, sono infatti presenti un diffuso tutorial che all’occorrenza permette di consultare tutte le informazioni utili riguardanti le meccaniche di gioco e una pagina riassuntiva di tutti gli schemi relativi ad armi e veicoli raccolti, recante le categorie di oggetto indispensabili alla loro realizzazione.

 
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