Battlefield 4: grafica e multiplayer hardcore ai vertici

Battlefield 4: grafica e multiplayer hardcore ai vertici

Con l'aiuto dell'hardcore gamer Gioacchino, membro del clan Regia Armata, abbiamo sviscerato Battlefield 4, sia per quanto concerne il nuovo motore grafico che per gli equilibri di gioco della parte multiplayer che, come sempre quando si parla di Battlefield, è quella cruciale. Trovate anche il videoarticolo, costruito su immagini catturate dalla versione PC, e una gallery di screenshot, prelevati sempre dalla versione PC con dettaglio grafico impostato sui massimi livelli qualitativi.

di , Gioacchino Visciola pubblicato il nel canale Videogames
Battlefield
 

Liquidi e Levolution

Rimamendo in ambito fisica, DICE ha rivisto il funzionamento dei liquidi. Adesso le superfici d'acqua sono più consistenti, più realistiche e reagiscono dinamicamente alle condizioni meteo e alle azioni dei giocatori. Le fasi di nuoto sono molto più credibili e i giocatori possono sfruttare l'acqua, e mi riferisco principalmente alla mappa Tempesta a Paracel, per nascondersi. Inoltre, i soldati possono essere letteralmente trascinati via dalle onde.

Sempre per quanto riguarda la fisica, non si può certamente trascurare la nuova feature Levolution. In mappe come Assalto a Shanghai è, infatti, possibile vedere interi edifici collassare. La mappa risulterà inevitabilmente modificata e si continuerà a combattere sulle macerie. Ma non ci sono solamente questi effetti di macro-distruzione, visto che un numero ben superiore di oggetti, rispetto a Battlefield 3, è adesso sottoposto a distruzione, con mappe che cambieranno considerevolmente fisionomia e coperture che verranno meno.

I giocatori potranno interagire, inoltre, con diversi elementi degli scenari, premendo E. Si potranno aprire delle porte, attivare dei dissuasori per impedire il passaggio dei veicoli o salire su ascensori per scalare velocemente i palazzi più alti.

Poi, al momento di fare il respawn sulla mappa di gioco si può adesso controllare un piccolo monitorino che aggiorna il giocatore su ciò che sta succedendo intorno al compagno di squadra vicino al quale si vuole fare il respawn. Si può spostare l'inquadratura tra un membro all'altro della squadra, il che conferma la bontà del Frostbite 3, che con grande agilità riesce a passare senza problemi da un punto all'altro della mappa, il tutto con velocità notevole. Il monitorino, ovviamente, permette ai giocatori di fare il respawn in maniera consapevole, permettendo loro di evitare i rischi.

Passando al feeling di fuoco, invece, non ci sono cambiamenti notevoli rispetto a Battlefield 3. Le armi hanno un funzionamento sempre molto realistico, e vanno usate con grande circospezione. Un'arma a corto raggio sarà quasi totalmente inefficace sulle lunghe distanze, perché in questo caso la squadra avrà, piuttosto, bisogno di un cecchino (le classi sono identiche a quelle del predecessore, con il solito, tra gli altri, assalto/medico). Si ha la sensazione, invece, che adesso serva mandare a segno un numero superiore di colpi per mettere definitivamente fuori combattimento un soldato avversario.

DICE non ha ancora trovato un equilibrio perfetto tra le armi, ma ha fatto un passo in avanti rispetto a Bf3. Ha, cioè, rimosso l'M16A3, che nel gioco precedente veniva usato dalla quasi totalità dei giocatori, perché nettamente più efficace rispetto a tutti gli altri fucili presenti nel gioco.

Chi vuole essere minimamente d'aiuto sul campo di battaglia deve imparare a usare il tasto per il marcamento, ovvero deve "spottare" il nemico. Lo si fa premendo sul tasto Q (di default) congiuntamente alla presenza sullo schermo di uno dei soldati dello squadrone avversario. Dopo essere stati "spottati", infatti, la posizione sul campo di battaglia diverrà nota a tutti i membri della squadra avversaria. La "commo rose" è altrettanto importante, perché consente di scambiare messaggi con gli altri membri del team se non si è collegati vocalmente. Fra le altre cose, si può richiedere un passaggio o impartire ordini sugli spostamenti, il tutto tenendo premuto Q.

Naturalmente, poi, il giocatore bravo a Battlefield non fa mai movimenti inconsulti e non si trova in nessun caso in una parte della mappa che non è in qualche modo presidiata dalla propria fazione, oppure in una condizione per la quale uno dei suoi lati "ciechi" non è presidiato da un compagno di team. Bisogna sempre lavorare di squadra, rimanere coperti e muoversi, quando conviene, in maniera repentina.

 
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