Per la serie chi semina raccoglie: Farming Simulator 2013

Per la serie chi semina raccoglie: Farming Simulator 2013

Per questa recensione abbiamo avuto l’occasione di testare un simulatore singolare nel suo genere: Farming Simulator 2013. Il gioco è sviluppato dalla svizzera Giants Software, azienda specializzata nello sviluppo di giochi di simulazione. Abbiamo provato Farming Simulator 2013 su Xbox 360.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Che il vostro pallino sia guidare treni, aerei o trattori la soluzione più semplice per esaudire la vostra passione, senza spendere una barcata di soldi, è sempre la stessa: “il simulatore”. Nella storia videoludica sono molti i titoli best seller classificabili come “videogiochi di simulazione”. Facili esempi sono gli immortali videogame della EA Sports, la saga di “The Sims” e il sempre verde Flight Simulator di casa Microsoft.

La “mission” dei simulatori è di riprodurre “l’esperienza reale” facendo sentire il giocatore davvero immerso all’interno della situazione rappresentata. Anche se spesso il mondo in cui è ambientato il gioco risulta semplificato, il tema portante è affrontato nella maniera più dettagliata possibile.

La Giants inaugura la serie dei Farming Simulator con la sua prima edizione nel 2008, disponibile soltanto per PC. Da quel momento gli elvetici hanno lanciato una nuova edizione ogni anno iniziando dal 2011 ad allargarne la compatibilità, inserendo OS Mac.

Meritano menzione altri due originali prodotti della stessa casa Giants: Demolition Company e Ski Region Simulator 2012. Il primo simula le attività di un’azienda che si occupa di demolizioni, il secondo è un simulatore di vita in territori polari.

Con l’edizione 2013 di Farming Simulator troviamo una varietà davvero strabiliante di piattaforme supportate: il gioco di Giants Software è disponibile, infatti, per le console portatili, per tutti i dispositivi mobile, per le console domestiche e ovviamente per PC e Mac. Noi abbiamo testato la versione per Xbox 360.

Fin dal primo istante di gioco ci rendiamo contro di trovarci davanti ad un simulatore con la “S” maiuscola, con tutti i pregi e difetti che ne conseguono. Come detto, la prima preoccupazione di chi sviluppa questo genere di videogioco è restare il più fedele possibili alla realtà. Molto spesso però in questo processo viene messa in secondo piano la componente estetica del gioco. Le cause di questa mancanza sono riscontrabili nel fatto che per contemplare tutte le variabili interne, i tempi e il budget non sono sufficienti per curare allo stesso modo entrambe le caratteristiche.

Probabilmente alcuni dei nostri lettori penseranno che un titolo di questo genere non potrà avere un grande riscontro in termini di vendite. Niente di più sbagliato in realtà, perché Farming Simulator vanta una community molto fedele. Basti pensare che la versione PC/Mac ha venduto più di un milione di copie. Non ci si deve stupire allora se in passato giochi come Farmville su Facebook siano diventati la gallina dalle uova oro per Zynga. Questo gioco attira sia gli appassionati di macchinari agricoli che gli amanti della natura.

Ma adesso basta con le parole parole: è il momento di montare sul nostro trattore ed iniziare a lavorare la terra, d’altronde come si dice: “chi semina raccoglie”.

 
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