Recensione PES 2014: Fox Engine getta le basi per un futuro brillante

Recensione PES 2014: Fox Engine getta le basi per un futuro brillante

Il nostro giudizio sul nuovo capitolo di Pro Evolution Soccer. Konami getta le basi per una rivoluzione integrando il nuovo motore Fox di Metal Gear Solid 5 all'interno della sua simulazione calcistica. Il test è stato eseguito sulla versione PC del gioco.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Nell'arena

Una breve fase di caricamento ci porta all’interno dello stadio, dove vediamo i giocatori in due file in attesa di entrare sul campo di gioco. Di sottofondo sentiamo la “musichetta della Champions” tanto cara a Galliani. E’ il grande momento, si entra in campo e inizia la nostra avventura in quella che una volta veniva chiamata Coppa Campioni.

L’animazione introduttiva continua con una carrellata dei volti dei ventidue in campo in primissimo piano. Si nota che soltanto i giocatori più importanti sono davvero molto curati nei tratti somatici, gli altri sono più che altro “molto simili”. Lo stadio è ben disegnato sebbene rimangano alcune seghettature ai margini. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo e sugli spalti sempre pieni sono presenti vari modelli animati singolarmente.

Una menzione è d’obbligo per gli striscioni presenti nello Juventus Stadium, la maggior parte sono scritti in italiano “maccheronico”, uno di questi dà il titolo alla prima pagina della nostra recensione. L’ingresso in campo è accompagnato dalla presentazione standard della partita fatta dai due commentatori d’eccezione, Pardo e Marchegiani. Le grafiche in sovraimpressione, inoltre, sono ben fatte e sono davvero identiche a quelle che vediamo nella regia internazionale delle vere partite di Champions League.

Completate le formalità siamo pronti: la palla è al centro e si comincia a giocare sul serio. Le visuali sono quelle classiche. Il giocatore che stiamo manovrando è evidenziato con una aureola celeste ed il suo nome è leggibile. Dato il calcio di inizio scopriamo che l’intensità del passaggio/tiro è visualizzabile invece ai piedi del giocatore.

I comandi di gioco sono quelli classici, la configurazione dei pulsanti è come sempre totalmente personalizzabile e nel menu di gioco è presente un riassunto di tutte le possibili combo. Ciò che però ci interessava maggiormente era toccare con mano e misurare i miglioramenti apportati a PES dall’utilizzo di Fox Engine.

Dopo qualche momento di adattamento al gioco iniziamo a tessere le prime trame. Constatiamo subito un leggero delay nei movimenti dei giocatori. La precisione dei passaggi è direttamente proporzionale alla lunghezza degli stessi. Ovviamente le caratteristiche del giocatore sono fondamentali. Il compagno che riceve la palla spesso non è molto preciso nel controllo e capita quindi di vedersi rubare il pallone dagli avversari, mentre il passaggio filtrante è da calibrare alla perfezione se non vogliamo vedere il pallone arrivare direttamente al portiere avversario.

Quanto alle migliorie consentite dal nuovo motore grafico, queste si notano soprattutto negli scontri diretti tra i calciatori. Atleti più potenti fisicamente riusciranno molto meglio a difendere palla ma saranno più lenti nei movimenti. Abbiamo completato la Champions League vincendola abbastanza agilmente giocando al livello medio.

Siamo riusciti ad andare in goal soprattutto grazie a cross da fondo campo e corner. I tiri da fuori invece risultano più complicati da azzeccare: molto spesso però i portieri (anche Buffon non è per niente irresistibile) non riescono a bloccare la palla e si riesce a segnare grazie ad un semplice tap-in.

Per quanto concerne i calci da fermo, le punizioni sono state leggermente modificate. Grazie agli stick analogici è possibile scegliere traiettoria ed effetto. Nel caso invece di punizioni a sfavore sarà possibile decidere la posizione del portiere manualmente. La barriera invece sarà gestita tramite IA.

Abbiamo deciso di testare il gioco per la maggior parte del tempo con impostazioni di default, senza quindi disattivare gli aiuti del computer. Questo per poter effettuare un’analisi adatta anche ad un giocatore non hardcore. Un vero “appassionato” deciderà in base ai suoi gusti se giocare totalmente in manuale o con qualche aiuto.

La telecronaca di Pardo e Marchegiani è ben registrata e la maggior parte delle volte è coerente a ciò che succede in campo. Abbiamo riscontrato però certi bug: quando la palla viene messa in calcio d’angolo, in particolar modo, ancora prima di tirarlo i cronisti intervengo dicendo che il calcio d’angolo è stato calciato proprio male.

 
^