Crysis 3 e CryEngine 3: fotorealismo raggiunto?

Crysis 3 e CryEngine 3: fotorealismo raggiunto?

Negli ultimi giorni abbiamo provato intensamente l'ultimo gioco di Crytek, principalmente per andare a scovare gli spunti tecnici di maggiore interesse. Crysis 3 offre un dettaglio grafico, a tratti, fotorealistico, a cui fa da contraltare però un gameplay spesso approssimativo, con un bilanciamento non sempre convincente. Le immagini sparse per l'articolo sono quelle fornite dal produttore, mentre nella gallery trovate una serie di shot che abbiamo catturato dall aversione PC di Crysis 3 impostata al massimo livello di dettaglio grafico.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Profeta

Crysis 3 affonda, poi, le radici nel "lore" della serie, anche se, dobbiamo dire, quest'ultimo non è proprio così profondo. Come sappiamo, la serie ruota intorno a un gruppo di militari dotati di armamentario avanzato, corrispondente alle cosiddette Nanotute. Queste consentono di avere sul campo di battaglia miglioramenti fisici, nella resistenza, nella velocità, nell'occultamento e nella difesa, spostando gli equilibri durante i combattimenti.

Nel primo Crysis, i militari dotati di Nanotuta si trovavano a fronteggiare le forze ostili della Corea del Nord nella prima parte del gioco, e i Cef, una sconosciuta presenza aliena, nella seconda. I tre Crysis hanno un punto in comune nel ritmo narrativo riguardante il fatto che c'è sempre una forte frattura tra la prima e la seconda parte. Gli alieni subentrano, infatti, solo dopo ore di gioco, mentre inizialmente si combatte sempre contro umani. Questo riporta già alla mente uno dei limiti di gameplay della serie, ovvero una certa carenza di comportamenti diversi nelle forze avversarie.

Crysis 2, invece, era ambientato nel 2023, tre anni dopo i fatti del primo capitolo. Un virus prendeva il sopravvento della popolazione civile, e Manhattan veniva ridotta a un cumulo di macerie. La situazione si fa opprimente e una forza politica solo apparentemente democratica, ma in realtà assolutamente autoritaria, i Cell, promette di difendere la popolazione dal ritorno degli alieni. Come vedremo nel corso del gioco e ancor meglio in Crysis 3, i Cell stanno solamente approfittando della situazione per imporre il proprio dominio.

L'unità dei marine degli Stati Uniti, guidata dal dottor Nathan Gould, fa affidamento su due soldati, conosciuti come Prophet e Alcatraz che, dotati delle Nanotute, cercano di ristabilire l'ordine. Prophet consegnerà la propria tuta ad Alcatraz e questo creerà confusione tra i due personaggi. Lo stesso Gould scambierà il primo per il secondo.

Dopo gli eventi di Crysis 2, però, la personalità di Prophet assimilerà e prenderà il controllo del corpo di Alcatraz, che si trova all'interno della Nanotuta. I Cef sono apparentemente sconfitti, ma questo ha finito per dare maggiore potere alla forza paramilitare dei Cell. Inoltre, la Nanotuta di Prophet è rimasta l'unica disponibile, proprio perché i Cell hanno proceduto alla distruzione delle altre Nanotute. Dopo essersi ricongiunto con Psycho e il suo team di soldati elite, Prophet si ritrova di nuovo a combattere a New York.

Insieme ai ribelli, infatti, si oppone alla prepotenza dei Cell. Ma dentro di lui è rimasto qualcosa dei Cef, ha delle visioni e una forza sconosciuta gli suggerisce che la minaccia aliena non è terminata. Non subito Psycho gli presta ascolto, piuttosto lo spinge a compiere una missione che prevede di distruggere un nesso energetico dei Cell, che si pensa sia al cuore della dotazione militare di questi ultimi. Ma c'è un qualcosa che si oppone alla distruzione del nesso, è il Cef Alpha.

 
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