Recensione Tomb Raider: è il momento del verdetto

Recensione Tomb Raider: è il momento del verdetto

Eccovi la nostra recensione del nuovo capitolo di Tomb Raider sviluppato da Crystal Dynamics, che si presenta come un reboot della serie con equilibri di gioco completamente rivisti, così come risulta nuovo lo stile della narrazione, molto vicino agli stilemi cinematografici classici. Versione testata: Xbox 360.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Multiplayer

È stata aggiunta nella seconda parte dello sviluppo del gioco: la modalità multiplayer di Tomb Raider, come altre cose del gioco di Crystal Dynamics, ricorda da vicino la componente multigiocatore di Uncharted. Trasmette lo stesso feeling, ha modalità di gioco simili, visto che riguardano la protezione e la copertura di oggetti o posizioni sparse sulla mappa, e lascia molto spazio alla progressione.

I giocatori possono giocare dalla parte dei sopravvissuti o dei Solarii. Nel primo caso si interpretano i vari personaggi che Lara è chiamata a salvare nel corso della storia, mentre nel secondo si gioca come uno dei disadattati cruenti guerrieri del gruppo guidato da Mathias. Man mano che si vincono partite e si uccidono gli avversari si ottengono punti che permettono di sbloccare nuovi personaggi, fino alla stessa Lara Croft.

Il personaggio con cui si gioca non è l'unico elemento personalizzabile, visto che il giocatore può determinare anche il loadout con il quale scendere in campo. Ci sono progressione e sblocchi per gli attachment delle armi primaria e secondaria, ma anche per gli esplosivi, tra i quali si possono avere dinamiti, granate a frammentazione, mine. Ma si progredisce anche in termini di offensive skill e survival skill, "perks" che presentano un funzionamento simile alle abilità del single player, conferendo ora maggiore resistenza ora più capacità nel ricaricare le armi ora più velocità nei movimenti, e così via.

Le modalità di gioco del multiplayer di Tomb Raider sono quattro: Rescue, Team deathmatch tra sopravvissuti e solarii, Cry for help e Free for All. In Rescue, i sopravvissuti cercano di recuperare i rifornimenti medici mentre i Solarii devono finire i primi con un'esecuzione melee. In Cry for help, invece, i sopravvissuti devono attivare delle trasmittenti radio proteggendo le loro batterie in modo che non cadano nelle mani dei Solarii. In Free for all, infine, chi uccide abbastanza avversari senza morire diventa "executioner".

Ci sono cinque mappe a disposizione, adattabili a ognuna delle modalità di gioco: Beach, Shrine, Chasm, Underground, Monastery. Si possono, inoltre, creare match personalizzati, modificando tempo limite, numero di round, numero di medikit da recuperare, numero di nemici da uccidere, e così via.

Alcuni degli oggetti visti per il single player tornano nel multiplayer, come l'ascia da arrampicata e gli istinti da sopravvissuti. In quest'ultimo caso risultano evidenziati i compagni di team e vengono forniti suggerimenti utili sugli oggetti sensibili presenti sulla mappa.

Non abbiamo ancora avuto modo di provare esaurientemente il multiplayer di Tomb Raider, perché il gioco non è ancora pubblico e non c'è modo di giocare in multigiocatore. Per cui tralasciamo la valutazione di questa modalità per il momento, rimandandovi a un prossimo approfondimento. Come è possibile vedere dai trailer finora rilasciati, si tratta di un multiplayer strutturato su componenti platforming e shooting, che si alternano in rapida successione, con sfruttamento degli scenari. Insomma, il modello sembra essere proprio quello di Uncharted.

 
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