Path of Exile: Diablo sta per morire, e non per mano di un Nephilim

Path of Exile: Diablo sta per morire, e non per mano di un Nephilim

Il guanto di sfida all’ultima iterazione della celebre serie di Action RPG di Blizzard arriva da una produzione indie neozelandese, completamente free. Abbiamo provato per voi la versione beta e questo è l’approfondito resoconto della nostra esperienza.

di pubblicato il nel canale Videogames
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Oscuro e sporco

Uno dei primissimi pomi della discordia di Diablo III è stata la realizzazione grafica, molto più fantasy ed edulcorata di quella dei due precedenti capitoli. Fin dai primi screenshot sono nate le polemiche con Blizzard, che ha tirato dritto per la sua strada ignorando le proteste, mentre il pur pregevole risultato finale ha sicuramente perso l'appeal horror e oscuro dei prequel. Ma la deriva grafica verso lidi più miti era partita da tempo già presso altri competitor, fino ad arrivare a Torchlight, che addirittura ha raggiunto i limiti del cartoonesco.

Path of Exile è in questo senso in controtendenza: per rendersene conto basta dare uno sguardo alla nostra galleria di screenshot (molto corposa, con quasi 100 immagini che danno un’idea di tutti gli aspetti del gioco trattati nell’articolo - si trova nella prima pagina dell'articolo). L'impatto grafico è molto cupo, sembra quasi di ritrovarsi davanti al figlio naturale di Diablo II (in alcune locations il senso di deja-vu è concretissimo), e in particolar modo nei dungeon più profondi e intricati, potremo rivivere il senso di claustrofobia e di inquietudine per l'ignoto che ci attende dietro l'angolo.

Il gusto per l'horror è compiaciuto, e non parliamo solo del concept delle creature più rivoltanti del ricco parco mostri messo in piedi, ma anche della cura per i dettagli, come il sangue che gronda dagli zombie evocati o quello che schizza via dai nemici sotto i nostri colpi (generose le dosi di splatter), o il rendering delle pozze di vomito e/o altri fluidi interni diversi dal sangue.

La visuale di gioco è naturalmente quella canonica: isometrica dall'alto, con la possibilità di zoomare con la rotellina del mouse, fino ad una distanza molto ravvicinata che consente di apprezzare i modelli poligonali discretamente dettagliati e curati. Il level design è molto apprezzabile, i dungeon sono sempre complessi e gli scenari aperti molto vasti. Di buona fattura anche le animazioni, sia dei personaggi su schermo, sia delle skill che comportano acrobazie del nostro alter ego. Davvero spettacolari gli effetti visivi: dalle scariche elettriche alla pioggia di fuoco, ogni abilità speciale è resa ancor più cool dall'utilizzo massiccio di espedienti grafici di sicuro effetto. Menzione particolare per l'ottimo sistema di illuminazione: soprattutto nei dungeon, le ombre proiettate dalle strutture poligonali dei livelli dipenderanno sempre realisticamente dalle fonti di luce, sia quella che ci circonda nel nostro cammino (il cui raggio si restringe al diminuire del livello dei punti vita), sia quelle multiple dovute alle skill (nostre e dei nostri nemici).

La confezione grafica è globalmente buona, ma ci sono aspetti che ci convincono meno (precisiamo che parliamo di una beta, quindi il giudizio non ha carattere definitivo ma solo parziale). Ad esempio alcuni elementi dell'interfaccia di gioco sono un po' troppo spartani e poco curati, come i menù, i dialoghi con gli NPC e alcuni dei pannelli interattivi (come la noticeboard). Più in generale l'intero concept della GUI ha un sapore un po' antiquato: qualche esempio evidente sono gli slot della nostra armatura (sembrano brutalmente copiati e incollati dai titoli di vecchia generazione) o la gestione dell'inventario, scomoda sia per il semplice drag & drop, sia per l'occupazione di spazio variabile del loot, che si traduce nel quasi immediato riempimento del nostro bagaglio e nel necessario riordino manuale degli oggetti.

Un altro aspetto, che difficilmente potrà essere rivisto in questa fase del ciclo di vita del software, è il char design dei protagonisti. Non che sia malvagio, anzi le classi sono ben rese e distinguibili, ma è in alcuni casi anonimo e privo di quel carisma che dovrebbe rendere epico il nostro alter ego. Il Marauder, pur rappresentando una classe primitiva e bruta, è troppo brutto per vestire i panni di un eroe leggendario, mentre Witch e Ranger sembrano prive di qualsiasi appeal, risultando abbastanza insipide. Da questo punto di vista, le software house più navigate (Blizzard, Bioware, Ubisoft...) hanno il vantaggio di avere più esperienza e furbizia nel curare il background narrativo e nel dotare di un mood intrigante i propri protagonisti.

Per il momento la beta non ha alcun tipo di cinematic narrativo, dunque la trama viene dipanata soltanto attraverso i dialoghi con i vari NPC all'interno del gioco. Dopo la scelta del personaggio, infatti, ci ritroveremo naufraghi su una spiaggia deserta e fin da subito dovremo lottare per non essere uccisi, e solo progredendo all'interno del gioco inizieremo a comprendere Wraeclast, le sue calamità e il nostro ruolo nella storia. E' prevedibile che ci saranno almeno un cinematic iniziale (il naufragio della nave degli esuli) e un cinematic finale, ma sono solo supposizioni che chiariremo con una domanda diretta ai produttori del gioco.

Di buona fattura anche il comparto audio, che si avvale di una vasta collezione di effetti sonori sempre adatti, di un doppiaggio in lingua originale convincente (anche se, a parte i dialoghi con gli NPC e qualche taunt, non ci sono molte occasioni per gustarlo) e di una colonna sonora dignitosa e d'atmosfera, capace di sottolineare bene i vari momenti di gioco, e di accompagnarci nelle nostre esplorazioni senza tediare. Per il momento non è dato sapere se ci saranno localizzazioni del gioco nelle diverse lingue.

Rimandiamo alla futura recensione l'analisi delle prestazioni, sia in termini di run del gioco, sia in termini di performance su rete, visto che, come anticipato nella premessa, il gioco richiede la connessione permanente. Sicuramente possiamo anticiparvi, e potete riscontrarlo direttamente voi stessi installando il gioco, che il lag è ridotto al minimo e a parte qualche rallentamento nei primi giorni di disponibilità dell'open beta, non abbiamo più riscontrato problemi evidenti. Naturalmente al netto di alcuni bug fisiologici per una beta più o meno fastidiosi: log out randomici, impossibilità in certi casi di utilizzare portali di altri giocatori e soprattutto un fastidioso reset delle mappe già esplorate in caso di morte, con conseguente cambio dinamico della mappa e respawn dei nemici.

 
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