Blizzard introduce World of Warcraft Mists of Pandaria

Blizzard introduce World of Warcraft Mists of Pandaria

Abbiamo intervistato Tom Chilton e Terrie Denman, rispettivamente Game Director e Senior Artist di World of Warcraft, in vista del lancio dell'attesa quarta espansione. È stata l'occasione per parlare del futuro della serie, delle novità in fatto di PvP, della struttura di WoW, ma anche delle somiglianze con Kung Fu Panda.

di pubblicato il nel canale Videogames
BlizzardWorld of Warcraft
 

Chi è Tom Chilton

Oggi è il giorno tanto atteso dai fan di World of Warcraft, perché coincide con il lancio della quarta espansione del MMORPG di maggiore successo di tutti i tempi. Mists of Pandaria è infatti disponibile al gioco dalla mezzanotte. Sappiamo, pertanto, che i fan più incalliti di WoW non ci stanno leggendo, perché saranno totalmente impegnati nella nuova esperienza di gioco, ma quello che ci hanno detto Tom Chilton e Terrie Denman merita comunque una sottolineatura da parte nostra.

Tom Chilton

Tom Chilton, Game Director di World of Warcraft

Chilton è il Game Director di WoW, quindi è la persona più autorevole a cui il resto del team fa riferimento. Terrie invece si occupa della componente artistica, e fa dunque parte del team che si dedica alla cinematograficità. Meravigliati dall'epicità e dalla solennità dell'intro di Pandaria recentemente rilasciata (ma elogi simili si possono fare anche per gli altri filmati in grafica pre-renderizzata allestiti da Blizzard) abbiamo chiesto a Tom e a Terrie delucidazioni sul processo di sviluppo di questa componente del gioco, come potete leggere nell'intervista trascritta nella prossima pagina. In realtà apprendiamo che si tratta di un lavoro completamente separato, svolto da un team dedicato che si interfaccia con la squadra che si occupa dello sviluppo solo per garantire la fedeltà col gioco originale.

Chilton ha raggiunto Blizzard Entertainment nel 2004, iniziando a occuparsi dei sistemi che stanno alla base del funzionamento delle classi dei personaggi e degli item in-game. Precisamente si è dedicato in questa fase a posta, auction house, classi, talenti e al sistema di combattimento Player vs Player. Per questo è conosciuto come il guru del PvP di Blizzard. Prima di raggiungere Blizzard, invece, aveva speso quattro anni come game designer e lead game designer di Ultima Online. Tom è un avido giocatore PC da più di 20 anni e non disdegna a dedicarsi anche ai giochi da tavolo e di carte. Come detto, il resoconto della nostra chiacchierata con lui si trova nella prossima pagina.

Adesso, invece, diamo un veloce sguardo alle caratteristiche che vengono introdotte da Mists of Pandaria. Quanto alla storia, in World of Warcraft: Mists of Pandaria le navi da guerra dell'Orda e dell'Alleanza si scontrano al largo della costa di un continente rimasto per lungo tempo perduto, dando il via a una nuova era di scoperta e conquista nella storia di Azeroth. Mentre si precipitano sulle coste di questa nuova esotica frontiera alla scoperta dei suoi misteri, i giocatori incontreranno nuovi coraggiosi alleati e antichi segreti sepolti, giocando la loro parte nel riaccendersi del conflitto tra Orda e Alleanza che si sposta ora su uno strano campo di battaglia lontano da casa.

La novità principale è quindi la nuova razza, i Pandaren, già vista, nella figura di Chen Stormstout, che campeggia anche nella copertina di Mists of Pandaria, nell'espansione di Warcraft III, The Frozen Throne. La nuova razza porta con sé naturalmente una nuova area di partenza e missioni dedicate. Ma c'è anche una nuova classe, il Monaco e un immenso nuovo continente che i giocatori potranno esplorare nella scalata verso il nuovo livello massimo di 90.

Il Monaco preferisce combattere soprattutto a mani nude, e ricorre alle armi solamente per le mosse finali. Dispone di armatura di stoffa e di cuoio, mentre nella lista delle armi che può utilizzare troviamo Tirapugni, Asce a una mano, Mazze a una mano, Spade a una mano, Armi ad asta, Bastoni. Con i Pandaren, le razze giocabili in WoW diventano 11.

In fatto di PvE, è da rimarcare l'introduzione degli Scenari, ovvero una nuova prova PvE cooperativa pensata per essere principalmente versatile. A differenza di spedizioni e incursioni, gli scenari hanno diversi obbiettivi che i giocatori devono portare a termine per poter andare avanti e ricompensano i giocatori con Punti Valore e con borse di tesori contenenti oggetti rari. Nella versione di base di Pandaria ci sono già 8 Scenari.

La Modalità Sfida, invece, prevede delle scorrerie per 5 giocatori. L'obiettivo è completare il dungeon nel minor tempo possibile: a seconda di quanto tempo si impiega per arrivare alla fine del dungeon, infatti, si ottiene una delle tre medaglie previste. Le prestazioni nella Modalità Sfida verranno poi registrate in apposite leaderboard in modo da dare la possibilità ai giocatori di confrontarsi con gli altri membri di gilda o, più in generale, con tutti gli altri giocatori del reame.

C'è poi il nuovo combattimento tra mascotte. Finora le mascotte hanno fornito ai giocatori di WoW compagnia, conforto e divertimento, ma adesso è giunto il momento di farle combattere tra di loro. Il giocatore potrà insegnare alle sue mascotte abilità e attacchi unici, che potranno quindi essere utilizzati per combattere contro le altre mascotte. Così come per il personaggio principale, grazie ai combattimenti le mascotte acquisiranno nuove abilità e diventeranno sempre più forti. Inoltre, Pandaria introduce nuovi modi per aggiungere mascotte alla propria collezione: oltre ad acquistarle o trovarle fra i tesori, infatti, si possono adesso incontrare e catturare mascotte allo stato brado nel mondo di gioco.

L'introduzione del nuovo continente di Pandaria, inoltre, consente di avere nuove terre da esplorare, bestiario inedito, nuovi boss esterni (Brigata di Salyis e Sha della Rabbia), tre nuove incursioni (Segrete Mogu’shan, Cuore della Paura, Terrazza dell'Eternità), tre nuovi campi di battaglia per il PvP, una nuova arena sempre per il PvP e 9 spedizioni.

Con Chilton discutiamo nell'intervista anche di PvP, uno dei punti che molti considerano maggiormente critici in WoW. In realtà, il MMORPG di Blizzard è strutturato principalmente sul PvE e, come ci spiega Chilton, Blizzard non intende creare una forte dicotomia tra le due modalità di gioco: non intende, dunque, inserire delle istanze per il PvP nettamente separate dal resto del mondo di gioco.

Con Pandaria, insomma, Blizzard intende soprattutto aumentare le occasioni di PvP nel mondo di gioco, e lo fa specificamente con la nuova tecnologia "zone multi reame", introdotta proprio con la beta della quarta espansione di WoW. Questa tecnologia permette ai giocatori di incontrarsi tra di loro nelle zone meno popolate del mondo di Azeroth, come le aree di livello basso dalle quali la maggior parte dei giocatori si sono ormai spostati. Si possono adesso creare dei gruppi con personaggi provenienti da un elenco selezionato di reami, lasciando comunque intatta la struttura sociale dei loro reami di origine.

L'incrocio tra reami è limitato ovviamente dal tipo di reame di appartenenza, nel senso che in un reame PvE si potranno incontrare solamente giocatori provenienti da reami PvE, e questo vale ovviamente anche per il PvP. Se, inoltre, viene formato un gruppo con qualcuno di un reame di categoria diversa e ci si addentra in una zona multi reame bisognerà sottostare alle regole di quel reame. Per maggiori informazioni sulle "zone multi reame" consultate questa pagina su Battle.net.

Ma con Chilton abbiamo parlato anche di stile visivo, e non siamo riusciti a non fare una domanda sulle similarità tra Mists of Pandaria e i film della serie Kung Fu Panda. L'argomento, come sappiamo, ha coinvolto diversi giocatori di WoW, molti dei quali non sembrano gradire questo cambiamento nello stile visivo del MMORPG. Blizzard ovviamente vuole avvicinare ancor più WoW ai gusti del pubblico cinese, in considerazione del fatto che proprio la Cina è la nazione con più giocatori paganti in WoW. Sfogliate la pagina per sapere cosa Chilton pensa in proposito!

 
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