Lollipop Chainsaw: alla San Romero c'è solo Juliet

Lollipop Chainsaw: alla San Romero c'è solo Juliet

L’Hack ‘n’ slash a base di lecca-lecca, cheerleader e zombi si rivela dotato di tanta apparenza e poca sostanza. Ciononostante, lo giocherete fino in fondo. Motivo? La protagonista, completamente fuori di testa

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Le premesse per l'Apocalisse di non morti più assurda di sempre

Quella degli zombie, è una mania che – soprattutto negli Stati Uniti – non sembra volersi spegnere. Ecco allora che autori e produttori stanno battendo ogni strada per cercare di rendere sensata e accattivante l’ennesima sfida contro i non-morti.

Grasshopper Studios, Suda 51 e lo sceneggiatore Jimmy Gunn, però, hanno ‘osato’ mettere in scena qualcosa che nessuno aveva ardito portare in un videogioco. In Lollipop Chainsaw, infatti, l’attacco dei non-morti colpirà un liceo (la San Romero – nome ovviamente non casuale - High School), essi saranno guidati da leader zombi caratterizzati da un preciso genere musicale di riferimento e a fronteggiarli troveremo una discinta e avvenente cheerleader – Juliet Starling – con la sua famiglia di cacciatori di mostri completamente fuori di testa.

La promessa dei produttori era decisamente ambiziosa: questo ‘cast’ sopra le righe, sarebbe dovuto essere protagonista di un gioco hack ‘n’ slash frenetico, spettacolare e colorato. In cui la motosega (arma da sempre associata allo zombie-killing, ma mai davvero protagonista di un gioco) di Juliet avrebbe dovuto seminare la distruzione nelle file degli infetti, in un tripudio di arcobaleni, stelline e sangue.

Il tutto a ritmo di musica, con una colonna sonora fortemente caratterizzata – e ovviamente connessa, livello dopo livello, in base allo stile sonoro del boss finale -, composta da artisti del calibro di Akira Yamaoka (attivo nella serie di Silent Hill) e Jimmy Urine (leader dei Mindless Self Indulgence).

Ciliegina sulla torta, sarebbero dovuti essere deliranti dialoghi tra la bionda e folle Juliet e il suo fidanzato Nick, ridotto a una testa senziente che la cheerleader trasporta legata alla cintura.

 
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