Return to Castlerama, Unreal Engine su mobile made in Italy

Return to Castlerama, Unreal Engine su mobile made in Italy

Sono venuti a farci visita presso la redazione di Hardware Upgrade i ragazzi di Codenrama. È la realtà di riferimento in Italia per quanto riguarda lo sviluppo di grafica all'avanguardia per dispositivo mobile. Ci hanno svelato in esclusiva Return to Castlerama, un videogioco per iOS basato su una tecnica innovativa per la gestione delle illuminazioni ideata per ottenere un realismo mai visto su mobile, costruita su Unreal Engine.

di pubblicato il nel canale Videogames
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La sinossi

"Return to Castlerama vuole avvolgere il giocatore in uno stato di leggerezza sognante, immergendolo in scenari e circondandolo di personaggi descritti in stile fotorealistico, stimolandolo con una musica epica, incuriosendolo con la presenza dei Tarocchi di Dagmar, con la possibilità di consultare documenti che lo introdurranno alle vicende storiche, alla cultura e alle tradizioni esoteriche della valle del Gorendal", ci spiega Michele Böhm.

Return to Castlerama è il primo episodio di una trilogia che già Conderama ha strutturato in termini di storia e di avanzamento tecnologico. Se il primo capitolo introduce dei concetti a livello di motore grafico, oltre che di esperienza di gioco, che non sono mai stati visti su mobile fino a oggi, gli altri due capitoli espanderanno ogni elemento del gioco, e la tecnologia sarà ulteriormente evoluta per seguire l'avanzamento tecnologico dei dispositivi mobile. Return to Castlerama uscirà nel prossimo autunno, ma nei piani di Conderama c'è il rilascio di nuovi capitoli della serie ogni 18 mesi.

Alle spalle di RTC c'è un mondo fantasy che il giocatore vive attraverso la prospettiva in prima persona. Il gioco favorisce l'esplorazione, per cui ogni angolo è pensato con grande attenzione in modo da far sentire il giocatore partecipe delle vicende e del momento topico che sta vivendo. L'atmosfera è sempre cupa e misteriosa, e ricorda per certi versi Myst, un'avventura grafica degli anni '90 che sicuramente non avranno dimenticato i giocatori di vecchia data.

"Nella bolla di significato di RTC ogni riferimento alla realtà storica e geografica viene reciso in quanto ci porterebbe al di fuori dalla bolla, ci metterebbe di fronte alle nostre reciproche conoscenze o ignoranze, ci discriminerebbe per istruzione, per età ed esperienza", è ancora Böhm a parlare. "La scelta del Fantasy, anche se piuttosto rivisitato, come genere su cui puntare, è stata determinata da queste considerazioni, oltre che ovviamente dall'enorme seguito che questo genere sta ottenendo in tutto il mondo".

Artisticamente, invece, Francesco Palenga, che è il responsabile della tecnica e delle animazioni 3D di Return to Castlerama, si è ispirato a Skyrim. Alcuni elementi grafici infatti ricordano il capolavoro di Bethesda Game Studios: penso ad esempio a un tavolo per l'alchimia, ad alcuni elementi architettonici e ad alcuni enigmi.

Ma Conderama ha inteso anche fondere elementi reali ed elementi immaginari. Per esempio possiamo ritrovare in una delle città del mondo di gioco una chiesa che offre la stessa facciata della Cattedrale di Assisi, o cittadine medievali che ricordano proprio l'ingorgo di stradine e piazze delle città medievali italiane come il comune dell'Umbria.

"Essere in una storia è molto di più che passeggiarvi dentro", è la visione dei ragazzi di Codenrama. "La storia però non equivale meccanicamente alla sua trama, è sopratutto la storia del nostro personale percorso in un mondo che l'occhio riconosce come bello ed interessante ben prima che la mente abbia finito di ricostruirlo nella sua interezza, a partire dalla finalità del gioco e dai metodi che dovremmo approntare per ritrovarci vittoriosi. Nella bolla del Bello".

Ma ecco la sinossi di Return to Castlerama, scritta da Michele Böhm:

Return to Castlerama è il primo atto di una trilogia di genere Fantasy, ambientata nella valle del Gòrendal, una regione misteriosa con un incredibile sviluppo sotterraneo, stretta tra i Monti Eumenizi da una parte e il complesso vulcanico del Ganur, la cui bocca spenta ospita la palude del "Grande Impantanato", circondata a sua volta dalla mefitica foresta di MudWood.

La complessa vicenda è dominata dal conflitto fra casate, i Methonast, attualmente dominanti, latifondisti e militarizzati ed i Volpedo, commercianti avventurieri e pensatori. In mezzo agli splendidi borghi e paesi della zona, nascono e si sviluppano opposti complotti , attività di sette esoteriche, focolai di ribellione ma soprattutto incombe il disegno del Necromante ArtaSerse XI di scatenare letteralmente l'inferno sulla terra.

Il protagonista, un giovane apprendista adottato dall'erborista di paese , scopre casualmente la propria vera identità, che lo vede predestinato alla lotta per la salvezza del genere umano, contro il perfido ArtaSerse. Per fare questo dovrà mettersi in cammino e sopravvivere, risolvere molteplici enigmi, sconfiggere esseri terrificanti, trovare prove e strumenti, conquistare la fiducia di un gruppo di donne, con coraggio ed intelligenza.

 
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