Swtor: il nostro responso dopo 100 ore di gameplay

Swtor: il nostro responso dopo 100 ore di gameplay

È il momento di tirare le somme e valutare se e come The Old Republic sarà in grado di imporsi definitivamente su un mercato monopolizzato da World of Warcraft.

di pubblicato il nel canale Videogames
World of Warcraft
 

Professioni e battaglie spaziali

Dedichiamo un piccolo capitolo a due aspetti relativamente minori. Le professioni in Swtor sono divise nelle classiche abilità 'gathering' e 'crafting' . Il concetto di fondo non è niente di nuovo: con le prime si raccolgono materiali che verranno poi utilizzate per produrre oggetti attraverso le seconde. Di innovativo c'è però tutta la meccanica su cui il sistema si regge: per la prima volta, infatti, le professioni non richiederanno attivamente tempo da parte di noi giocatori. Sia la raccolta sia la produzione saranno affidate ai nostri compagni npc, attraverso un pannello di “missioni”: basterà dire a ciascun compagno, fino a un massimo di cinque, cosa fare, e loro obbediranno.

Ogni missione costa soldi e richiede un certo lasso di tempo, dai pochi minuti a basso livello fino a oltre un'ora quando la nostra skill è ormai quasi al massimo. Il lato rivoluzionario di questo sistema è che non sarà più necessario perdere ore davanti al monitor cercando come dei disperati la vena d'oro da minare (magari pure contesa da altri giocatori disperati), né passare il tempo a cliccare ferocemente per produrre venti pugnali di ferro. Le professoini sono del tutto scollegate dal nostro tempo di gioco e richiedono solo la pazienza di aspettare che il nostro compagno Npc porti a termine l'incarico. Nel mentre, però, noi saremo del tutto liberi di fare qualunque altra cosa: questare, combattere in una warzone, affrontare un flashpoint con i nostri amici, persino spegnere il computer. Allo scadere del timer, il nostro compagno tornerà con i materiali o l'oggetto richiesto.

Le battaglie spaziali sono invece una feature di cui si è molto discusso in attesa di capire come sarebbero state implementate. Le incluso nel capitolo “più piccolo” perché per ora a tutti gli effeti si tratta o di un simpatico passatempo, o nel migliore dei casi di un'alternativa per fare punti esperienza durante la fase di leveling. Nel corso del gioco ci verrà data una nave, unica per ciascuna classe anch'essa (e interamente visibitale, ogni nave ha la sua planimetria e alloggia i nostri compagni), e da lì in poi potremo prendere missioni per fare questi combattimenti nello spazio.

Le space missions ci vedono pilotare la nave con una visuale alla Afterburner, da dietro, seguendo un percorso pilotato e distruggendo i caccia nemici evitando solitamente il fuoco delle navi madri. C'è una varietà minima tra missioni, che comprendono ad esempio la scorta di un trasporto, l'assalto a una stazione nemica, una battaglia tra caccia per la superiorità aerea, la distruzione di un campo minato e così via. Il problema è che queste missioni tendono generalmente a durare troppo, circa 5-6 minuti: sembra poco ma per completare gli obiettivi, inclusi quelli bonus, solitamente bastano un paio di minuti, tre al massimo.

Per il resto del tempo, ogni volta, bisognerà restare inutilmente a guardare il monitor ed evitare gli ostacoli onde non andare a schiantarsi e perdere la missione. Inoltre, raggiunto il livello 50, le missioni spaziali non sono più utili a nulla se non ottenere un paio di oggetti del tutto trascurabili. Non a caso Bioware ha già anticipato di voler modificare il sistema per aggiungere feature più allettanti (si parla della possibilità di svolgere queste missioni anche in cooperativa). In poche parole al momento si tratta di un di più che sicuramente farà felici i nuovi giocatori, ma la novità tende a esaurirsi piuttosto alla svelta.

 
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