NHL 12: welcome to Los Angeles, California, it's hockey time!

NHL 12: welcome to Los Angeles, California, it's hockey time!

Recensione dell'ultima versione di NHL, una delle serie di simulazione sportiva più riuscite in senso assoluto. Nuovo motore fisico per gli impatti e per la gestione del disco, intelligenza artificiale rivista e inedite modalità di gioco sono le principali novità di questa edizione 12 ma, ve lo assicuriamo, non sono gli unici spunti di interesse.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Colorado Avalanche

Il livello di difficoltà generale di NHL è abbastanza elevato. NHL 12, come i suoi predecessori, richiede tanta dedizione, all'interno di un sistema di gioco in cui non è facile ottenere il successo. La stagione è composta da tante partite, e se ci mettete i discorsi legati agli infortuni (frequentissimi in un gioco così violento) e ai periodi di forma, spesso ottenere dei filotti di vittorie è impresa alquanto ardua. Il tutto diventa ancora più complicato se non si dispone dei giocatori adatti.

Anche questa cosa non riesco a spiegarla bene, ma quando gioco a NHL scelgo sempre i Colorado Avalanche. Sono rimasto legato a questa compagine sin dall'inizio e praticamente ne conosco tutti i giocatori delle ultime decadi, principalmente grazie al tempo che ho dedicato alla serie di simulazioni di hockey sul ghiaccio di EA Sports. Certo quest'anno la squadra non è molto competitiva come in passato, e i tifosi degli Avs devono scordarsi campioni come Peter Forsberg o Joe Sakic.

Il risultato è che la mia prima stagione con NHL 12 è stata alquanto deludente: sono riuscito a collezionare, al massimo livello di difficoltà, solamente 18 vittorie, quando la dirigenza ne richiedeva almeno il doppio. Mi hanno tenuto con qualche rimostranza e nella stagione successiva sono riuscito a concatenare una serie di risultati positivi, che mi lasciano sperare sull'accesso ai play off. Perché?

Sono riuscito a ingaggiare (il sistema di compravendita degli atleti è notevolmente diverso rispetto al calcio, anche perché regolato dal celeberrimo salary cap) gente come Nicklas Lidstrom, che nonostante i suoi 42 anni ha una prestanza agonistica non indifferente, e la stella dell'NHL Ilya Kovalchuk. Questi due rinforzi sono fondamentali: il primo garantisce tantissimo filtro in difesa, mentre il secondo dà grande velocità sulla fascia sinistra, offrendo la possibilità di alternare in maniera concreta le possibili azioni di attacco.

Tutto questo per rimarcare l'importanza di tutti gli atleti all'interno delle partite, oltre che l'importanza della tattica e dell'organizzazione delle azioni di attacco e di difesa. NHL consente di scendere molto in profondità, richiede precisione nei passaggi e grandissima attenzione nei movimenti della difesa. Si può aggredire in maniera brutale l'avversario, scaraventandolo ad esempio contro la balaustra, incuranti di possibili infortuni. Tuttavia, alcuni tipi di interventi vengono sanzionati, obbligando a giocare in inferiorità numerica, decisamente deleteria, per alcuni minuti.

L'efferatezza del gioco dell'hockey sul ghiaccio è poi ben trasmessa dall'ottimo sistema di controllo. La precedente versione aveva introdotto il sistema di controllo con i due joystick analogici: con il sinistro si controlla il player, mentre con il destro si agisce sul bastone, consentendo di impostare qualsiasi tipo di tocco, dai passaggi al tiro. Se un giocatore viene spinto fino alla balaustra, e agganciato ad essa, ha comunque una possibilità di liberarsi del puck (il disco che costituisce l'elemento focale del gioco) con un veloce tocco di pattino impartibile proprio tramite il joystick destro del controller. Con il joystick destro si impartiscono anche i colpi ai giocatori in possesso del disco, tra cui movimenti brutali che scaraventano gli avversari violentemente a terra o contro la balaustra.

Rimane comunque la possibilità di configurare a piacimento il sistema di interfacciamento (anche su Xbox 360) e decidere quindi di giocare con i tasti. Fra le tante opzioni c'è anche la possibilità di giocare con la stessa configurazione del vecchio NHL 94. Purtroppo, però, non si possono 'bindare' le singole azioni a specifici tasti, il che richiede un'ulteriore capacità di adattamento oltre alle già elevate difficoltà imposte dal sistema di gioco.

 
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