Ratchet & Clank: l'unione fa la forza

Ratchet & Clank: l'unione fa la forza

A quasi dieci anni di distanza dagli esordi, Ratchet & Clank torna in scena con una veste rivista, incentrata su meccaniche di tipo cooperativo. Una trama meno convincente del solito e un comparto tecnico altalenante vengono controbilanciati da un gameplay adattato a nuove esigenze

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Uniti per combattere una minaccia più grande

Al termine delle vicende accadute in “A Spasso nel Tempo”, quel soggetto poco raccomandabile del capitano Qwark è divenuto nientemeno che Presidente Galattico. Presentatosi nella ridente città di Luminopolis per ricevere un prestigioso premio, si renderà protagonista di un immancabile siparietto, prima della comparsa sulla scena del malvagio Nefarious, il quale sarà talmente accomodante da decidere di risvegliare una pericolosissima creatura nota come Z’Grute, che peraltro ben presto gli si rivolterà contro, iniziando a distruggere di gran lena tutto quanto gli si presenti innanzi.

Potrebbe forse quel decerebrato del Capitano Qwark prendere in mano la situazione da solo? Ma certo che no, ed ecco che in men che non si dica Ratchet e il suo fidato compare Clank si vedono, loro malgrado, costretti a tornare operativi per cercare di risolvere la delicata faccenda.

Gli eventi degenerano e in un attimo i quattro personaggi si ritrovano appesi a testa in giù all’interno di una misteriosa astronave, senza sapere chi sia realmente il nemico che li sta tenendo in ostaggio. Dopo essere stati liberati dalla piccola Susie, una ragazzina proveniente da un altro pianeta, che si trova sulla nave per svolgere determinate mansioni, nascerà ufficialmente un’alleanza, una sorta di armistizio tra i nostri prodi eroi e lo spocchioso Nefarious, il quale dovrà riporre momentaneamente l’ascia di guerra in vista di un problema ben più grande da dover affrontare. Ha inizio così un lungo viaggio attraverso luoghi radicalmente differenti tra loro, alla ricerca di uno scienziato noto come Dr. Frumpus Croid.

La trama ovviamente si struttura secondo risvolti funzionali al gameplay, rendendo tutti i personaggi partecipi di un identico destino, che contribuirà a far mettere loro da parte rivalità e rancori personali. Detto questo è evidente, mentre si procede verso i livelli conclusivi di questo titolo, come la componente prettamente narrativa sia stata abbastanza trascurata rispetto ai capitoli precedenti, fornendo un contesto più fumoso, privo di riferimenti e anche di quelle numerose e immancabili gag che da sempre caratterizzano la serie. Quelle poche scene cariche di humour non sembrano lasciare il segno come dovrebbero e anche le cut-scene non offrono la medesima atmosfera che si poteva cogliere in passato affrontando un’avventura nei panni dell’eroico Lombax.

Ciò che emerge con maggiore evidenza è la predominanza del gameplay e della cooperazione con altri giocatori in carne ed ossa, rispetto al coinvolgimento derivato dal plot. Una dinamica che, pur rappresentando un punto debole (specialmente se si dovesse affrontare il titolo in solitaria), può certamente essere compreso nel momento in cui si prenda atto che l’obiettivo principale di All 4 One è divertire in compagnia di altri utenti, che si tratti di persone facenti parte della propria lista amici o di altri giocatori scelti in modo casuale.

 
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