Mortal Kombat: per i nostalgici delle Fatality

Mortal Kombat: per i nostalgici delle Fatality

Il nuovo Mortal Kombat è sviluppato da NetherRealm Studios, team che nasce dalle ceneri della defunta Midway e precisamente dal team di Chicago. NetherRealm è diretta da Ed Boon, lo storico creatore dell'originale Mortal Kombat.

di pubblicato il nel canale Videogames
Mortal Kombat
 

Nascita di un mito

Mortal Kombat vede la luce nella sua prima edizione l'8 ottobre del 1992 dalla mente di Ed Boon e John Tobias. Le prime quattro edizioni del gioco sono prima rilasciate in formato arcade e successivamente arrivano sulle piattaforme domestiche. Il gioco fa subito parlare di sé per le immagini violente ed esageratamente cruente e per una grafica che ha un qualcosa di fotorealistico. Ovviamente, è un picchiaduro godibile e gratificante, che subito genera un'ondata di fan.

Dopo l'uscita nel formato coin-op, il primo capitolo della serie arriva su altri 10 formati domestici. Mortal Kombat 2 esce un anno dopo, aggiorna il roster dei personaggi e presenta una grafica migliorata. Mortal Kombat 3, invece, è del 1995. Due update, Ultimate Mortal Kombat 3 e Mortal Kombat Trilogy, ne ampliano nuovamente il roster dei personaggi. Il gioco successivo, che purtroppo riscuote molto meno successo dei predecessori, esce nel 1994 con il titolo di Mortal Kombat 4 ed è disponibile nei formati domestici PlayStation, Nintendo 64 e PC. Mortal Kombat 4 introduce per la prima volta la grafica tridimensionale, anche se il gameplay rimane ancorato alle due dimensioni.

Con Mortal Kombat Deadly Alliance, che esce nel 2002 nei formati XBox, PlayStation 2 e GameCube, cambia radicalmente la strategia con la serie Mortal Kombat. Innanzitutto viene abbandonata la numerazione nel titolo; inoltre, si tratta del primo Mortal Kombat pensato esclusivamente per i formati domestici, tanto che non esce in versione arcade. Di Mortal Kombat Deadly Alliance esce successivamente anche un port per Game Boy Advance.

Il seguito di Deadly Alliance è Mortal Kombat Deception, che viene pubblicato nel 2004 negli stessi formati del predecessore. Di questo gioco c'è un port per PSP con il titolo Mortal Kombat Unchained, rilasciato nel 2006. Nello stesso anno esce anche Mortal Kombat Armageddon, per PS2 e XBox, mentre l'anno successivo arriva su Wii. Il 29 settembre 2008, poi, Midway rilascia un'antologia di giochi dedicata a Mortal Kombat, che comprende Mortal Kombat Deception, Mortal Kombat Shaolin Monks e Mortal Kombat Armageddon, con il titolo di Mortal Kombat Kollection.

L'ultimo gioco della serie è Mortal Kombat vs DC Universe, che si configura come un gioco crossover con i personaggi dei fumetti dell'Universo DC, e che arriva nel 2008 su PlayStation 3 e XBox 360. Successivamente la serie passa nelle mani del team di Midway di Chicago, che prende il nome di NetherRealm Studios.

Esistono due film ispirati a Mortal Kombat, usciti rispettivamente nel 1995 e nel 1997. Il primo è stato diretto da Paul W. S. Anderson (responsabile della serie cinematografica di Resident Evil) e aveva nel cast Talisa Soto nei panni della Principessa Kitana e Christopher Lambert, che impersonava Raiden. Il secondo film è stato diretto invece da John R. Leonetti e vede il ritorno di Talisa Soto. Entrambi sono considerati dei flop.

La serie si ambienta in un universo di finzione, conosciuto come Outworld, suddiviso in sei regni. La storia è molto semplice, perché ovviamente iscritta all'interno dei limitanti spazi narrativi di un picchiaduro. Per consegnare all'imperatore dell'Outworld Shao Kahn le chiavi del regno della Terra, Shang Tsung e i suoi guerrieri devono vincere 10 volte di seguito il torneo Mortal Kombat e, poiché la Terra ha perso gli ultimi nove, il decimo torneo è quello decisivo.

Shang Tsung è appoggiato dalla razza Shokan, rappresentata dal principe Goro, mezzo uomo e mezzo drago, un essere millenario che ha battuto in passato il grande maestro Kung Lao, e da Reptile, un ninja-rettile della ormai estinta razza degli Zaterrian. Raiden, dio del tuono e protettore della Terra, non è disposto a perdere il suo reame ed insieme ad un gruppo scelto di guerrieri scende in campo per scontrarsi con le forze dell'Outworld. Con lui ci sono Liu Kang, un monaco guerriero; Johnny Cage, una star del cinema; Scorpion, un ninja spettro; e Sub Zero, membro del clan Lin Kuei, clan ninja rivale di quello di Scorpion. Nel gruppo rientra anche Sonya Blade, un'agente delle forze speciali in cerca del pregiudicato Kano, leader del clan criminale Dragone Nero, che ha teso una trappola alla squadra di Sonya uccidendone un compagno e ed è fuggito sull'isola di Shang Tsung.

Alla fine del primo Mortal Kombat Shang Tsung viene sconfitto e l'imperatore Shao Kahn, come viene raccontato nel secondo Mortal Kombat, deve scendere in campo in prima persona. Nel terzo capitolo, invece, l'imperatore ricorre a Sindel, che prima era regina sulla Terra ma che adesso è stata combinata con forze malvagie dell'Outworld. Con Mortal Kombat 4 scende in campo anche Shinnok, prima un dio malefico, ma anche lui è destinato a perdere contro i terrestri.

 
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