MotoGP 10/11: passione su due ruote

MotoGP 10/11: passione su due ruote

Abbiamo provato una versione non ancora ultimata di MotoGP 10/11, per cui possiamo dare un primo parere sul nuovo gioco di guida di Monumental Games.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Guida

MotoGP 10/11 da una parte intende offrire un'esperienza di gioco molto immediata e decisamente arcade, ma dall'altra offre ai giocatori più esigenti ed esperti la possibilità di avere un livello di sfida molto alto. Il fulcro della simulazione riguarda l'impostare in maniera corretta le curve, mantenendo la linea ideale. Sulla moto è, infatti, questa la sfida dei centauri, che devono gestire il peso del proprio corpo in funzione delle caratteristiche del circuito. Piegarsi, assumere posizioni aerodinamiche e sfruttare al meglio le caratteristiche del mezzo sono così gli elementi più importanti nella guida di una moto, e conseguenzialmente anche nel gameplay di MotoGP.

Premendo il tasto A del gamepad di XBox 360, infatti, si ottiene che il centauro si dispone sulla sella in posizione aerodinamica, accucciandosi su sé stesso. Così facendo taglia meglio l'aria, e ottiene qualche chilometro orario in più, con un effetto piuttosto evidente sul piano delle prestazioni. È poi fondamentale affrontare le curve alla giusta velocità e disporsi in piega nel modo giusto, sfruttando le capacità analogiche del controller, in modo da azzeccare la traiettoria ideale, ovviamente diversa a seconda della curva.

Monumental Games ha poi pensato alla gestione separata dei due freni della moto, anteriore e posteriore, che agiscono separatamente sulle due ruote. La gestione separata consente di affrontare le staccate, ovviamente fondamentali soprattutto nella fase di sorpasso, in maniera strategica. Con il freno davanti, infatti, è possibile gestire l'intensità della frenata, mentre con quello di dietro si può correggere la traiettoria.

Disabilitando gli aiuti alla guida e impostando su simulativo, inoltre, bisogna pensare anche alla gestione del beccheggio, ovvero dell'inclinazione in avanti o indietro del muso e della coda durante le fasi di accelerazione o frenata. Se si accelera troppo bruscamente e si fa salire di giri il motore, infatti, il muso del mezzo tende ad alzarsi mentre la coda tende ad abbassarsi; invece in caso di frenata brusca il muso tende ad abbassarsi e la coda ad alzarsi. In casi estremi, si può perdere definitivamente il controllo del mezzo. Frenando bruscamente, inoltre, si arriva al bloccaggio delle ruote e quindi si ha una frenata meno efficiente.

Ma le migliorie più evidenti riguardano la gestione della piega del centauro. Grazie ai miglioramenti apportati alla fisica di guida è più fluido riconoscere i momenti in cui il mezzo sta per perdere il controllo verso destra o verso sinistra, e questo consente di reagire prontamente e di rimettere la moto in traiettoria agendo sulla distribuzione del peso del centauro. Il tutto è molto gratificante con la visuale a bordo del veicolo, dalla quale si riconoscono le minime perdite di aderenza.

A proposito di questo discorso si può aprire una parentesi. I giochi di moto di tipo simulativo ottengono meno successo nel mondo dei videogiochi, e questo dipende principalmente dal sistema di controllo oltre che dalle caratteristiche di guida specifiche del mezzo moto. Principalmente dalla visuale all'interno dell'abitacolo l'esperienza videoludica può essere controversa a causa del continuo spostarsi dell'inquadratura in funzione delle tante pieghe del centauro. Inoltre, nel mondo dei videogiochi sono molto poco diffuse le periferiche adatte a godere del massimo livello di simulazione con una moto, mentre altri sistemi analogici, come il volante, poco si sposano con questo tipo di gioco.

Il comportamento della moto è alterabile attraverso la configurazione dell'assetto del mezzo. Ad esempio, si può agire sul beccheggio intervenendo sulla rigidità delle sospensioni: minore è la rigidità, maggiore è la propensione al beccheggio. Si possono regolare indipendentemente sia la sospensione anteriore che quella interiore e oltre che la rigidità si può agire sulla compressione e sulle molle. Inoltre, regolazioni disponibili si trovano per la lunghezza dell'interasse, per la mescola delle gomme e per i rapporti del cambio.

 
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