Quake Arena Arcade: il classico id Software con il pad

La valutazione di Quake Arena Arcade deve tener conto inevitabilmente di tutti questi fattori. La prima cosa da dire è che il gioco è, appunto, Quake: da questo punto di vista nulla è cambiato, Quake è divertente oggi come lo era tanti anni fa.

La mancanza tra i titoli moderni si un vero e proprio erede, e il fatto che questo modo semplice e diretto di concepire un fps sia quasi completamente andato perduto, fa sì che avere questo piccolo gioiello sulla propria Xbox garantisca quantomeno dei momenti di divertimento davvero diversi rispetto a quelli che offrono gli shooter di oggi.

L’unico appunto è che per quanto il gioco sia rimasto lo stesso, la macchina su cui lo si sta giocando non è quella di 10 anni fa, e non è quella per cui il gioco era stato progettato: lag e comandi andranno quindi a incidere inevitabilmente sull’esperienza finale, in un modo che può risultare non troppo frustrante per chi non conosce il vecchio Quake, ma che può davvero amareggiare chi sull’originale ci ha trascorso anni.

Detto questo, rimane un’ultima cosa da far notare, e cioè che questo porting, pur non costando molto, costa comunque più di Quake Live, ovvero lo stesso identico gioco messo a disposizione gratuitamente dalla Id Software e ora gestito dalla Bethesda. Una differenza di trattamento verso gli utenti che non fa piacere e, visto anche lo scarsissimo numero di giocatori presenti su Quake Arena Arcade, fa domandare se tutto sommato non sarebbe stato più onesto e più redditizio in termini di immagine mettere il gioco a disposizione in modo gratuito, sfruttando il fattore nostalgia, piuttosto che rivendere a distanza di 12 anni un titolo giocabile a costo zero con pochi click del mouse.